sabato 3 giugno 2017

Vinitaly Tasting, Vini Rossi del Centro Italia

In occasione di Vinitaly 2017 svoltosi a Verona dal 9 al 12 aprile, ho visitato il padiglione “Vinitaly Tasting – The DoctorWine Selection”, lo spazio curato da Daniele Cernilli in collaborazione con Vinitaly, giunto alla sesta edizione.
Nell’area c’è stata la possibilità di degustare da dispenser o serviti dai sommeliers, un centinaio di vini di produttori presenti anche in una sola delle 3 edizioni della Guida Essenziale ai Vini d'Italia e/o recensiti su www.doctorwine.it
Così come nelle precedenti edizioni, anche quest’anno sono stati organizzati seminari, condotti da DoctorWine (Daniele Cernilli) in persona o da un collaboratore del team DoctorWine e ogni partecipante ai seminari è stato omaggiato di una copia della Guida Essenziale ai Vini d'Italia 2017.
Nella giornata di domenica 9 aprile, ho partecipato al seminario “Red Wines from central Italy - I ROSSI DEL CENTRO”, guidato da Livia Belardelli, collaboratrice della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2017.
Abbiamo degustato 11 vini di aziende vinicole dell’Italia centrale:
1) Il Feuduccio – Abruzzo - Montepulciano d’Abruzzo Anteprima ’14 Da vigneti posti a 460 metri d’altezza. Vinificato in acciaio e legni di diverse dimensioni. Rosso rubino tendente al porpora. Naso mediamente intenso. Vino di medio corpo, tendenzialmente fresco e fruttato, snello.
2) Di Majo Norante – Molise – Molise Don Luigi Riserva ’13 Montepulciano con saldo Aglianico 10%. 18 mesi in barrique. Biologico certificato. Rosso rubino compatto. Mediamente intenso al naso. Più grasso del precedente, con tannino pronunciato. Ritorni balsamici avvolgenti.
3) Tenuta di Fiorano – Lazio – Fiorano Rosso ’11 Cabernet Sauvignon 65%, Merlot 35%. 30 mesi in botti di rovere da 1000 litri. Rosso granato. Mediamente intenso al naso. Fine al palato. Vino pulito. Spezie, sapidità.
4) Falesco – Lazio – Montiano 2014 Merlot. Rosso rubino sfumato di porpora. Quadro ricco di frutto, con tannino evidente in chiusura, tuttavia non opulento e per questo motivo da considerarsi anomalo rispetto a precedenti annate.
5) Argiolas – Sardegna – Cannonau di Sardegna Senes Riserva ’13 Dedicato al fondatore di Argiolas. Rosso granato. Ricco di frutto sia al naso che al palato con note di macchia mediterranea in bella evidenza. Ottimo dal mio punto di vista.
6) Sella&Mosca – Sardegna – Marchese di Villa Marina ’10 Cabernet Sauvignon. Rosso granato. Esplosione di toni erbacei sia al naso che in bocca, ma non mi pare un vino opulento né lungo.
7) Lungarotti – Umbria – Torgiano Rosso Rubesco Vigna Monticchio Riserva ’10 Sangiovese. 1 anno in botte e 5 anni in bottiglia. Rosso granato cupo. Frutto maturo al naso e grande finezza per questo cru. Tannino vibrante in chiusura. Grande longevità. Ottimo dal mio punto di vista.
8) Rocca di Frassinello – Toscana – Maremma Toscana Rocca di Frassinello ’13 Sangioveto 60%, Merlot 20%, Cabernet Sauvignon 20%. Joint venture con Castellare di Castellina e Baroni di Rothschild. Rosso granato. Frutto maturo, fine, elegante. Visciola e amarena al naso, mentre in bocca emergono note piraziniche, torrefatte. Ottimo dal mio punto di vista.
9) Velenosi – Marche – Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare ’13 Montepulciano 70%, Sangiovese 30%. Rosso rubino carico. Mediamente intenso al naso, frutto macerato, tabacco. In bocca è evidente la nota fruttata e la visciola. Maturo e succoso.
10) Casale del Giglio – Lazio – Mater Matuta ’13 Syrah 85%, Petit Verdot 15%. Rosso rubino compatto. Frutto al naso, amarena, spezia dolce, rabarbaro che tornano in bocca in bella continuità. Vino opulento, croccante di frutto.
11) Arnaldo Caprai – Umbria – Montefalco Sagrantino 25 Anni ’12 Top di gamma aziendale. 24 mesi in barrique. Rosso granato con bordo aranciato. Sentori terziari al naso, speziato e con sentori d’amarena. In bocca note piraziniche e frutto maturo confezionano un quadro materico, tuttavia sovrastato, oserei dire nettamente, dal tannino graffiante. Un vino per uomini duri.

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