martedì 21 maggio 2013

Wine tasting Amativo '10 Cantele e Eretico '10 Podere S.Donatino.

Wine tasting doppio.
Due vini senza particolari affinità, provenienti da aree geografiche differenti (Toscana, Puglia), ma ugualmente vocate.
Caldamente segnalati dall’enotecario di fiducia, come vini in grado d’incontrare il favore del pubblico.
A degustazione conclusa, ritengo di poter dire che tale favore, abbia ragioni fondate.
Inizio progressione gustativa:
Toscana igt Eretico '10 - alcool 14% - circa € 13.
Podere S. Donatino – Castellina in Chianti (SI).
info e contattihttp://www.sandonatino.com/
L’Azienda Agricola San Donatino creata negli anni '70 dal cantautore italo francese Leo Ferrè e dalla compagna Maria Cristina Diaz, è ora guidata dall’erede Matteo Ferrè che si avvale della consulenza enologica di Federico Staderini.
Eretico '10 è ottenuto da uve Cabernet Sauvignon e si presenta alla vista di un bel colore rosso rubino pieno.
Al naso è piuttosto interessante e vivo; inoltre con l’ossigenazione migliora in complessità.
In evidenza note erbacee di peperone, frutto nero maturo, marasca e sfumature vinose.
Al gusto invece emerge un limite di struttura e profondità.
Prevalgono in questa fase note di caffè e sensazioni erbacee, peraltro tipiche del vitigno, che sembrano però indirizzare nel senso della rusticità e non della finezza.
In compenso acidità e tannino piuttosto sostenuti, sottolineano doti di carattere.
In definitiva appare come un vino dal taglio autentico, che privilegia l’espressione naturale alla raffinatezza.
Abbinato su spalla d’agnello in salmì

A seguire in progressione gustativa:
Salento igt Amativo ’10 – alcool 14% - circa € 16 – non filtrato.
Azienda vinicola Cantele – Guagnano (LE).
http://www.cantele.it/
Può essere considerato come uno dei vini di punta di quest’azienda salentina.
Azienda che appare oggi proiettata nel futuro per stile produttivo, marketing e comunicazione, ma che in realtà affonda le sue radici in una tradizione vinicola consolidata e ultrasessantennale.
Ottenuto da un blend di uve 60% Primitivo e 40% Negroamaro, si presenta alla vista di color rosso rubino cupo, quasi nero, impenetrabile, con qualche riflesso porpora.
Al naso coinvolge subito, per profumi marcati, molto intensi, vividi e fruttati, giocati su note d’amarena, sensazioni balsamiche e liquirizia.
Gratificante al palato, dove sfodera morbidezza estrema, ricchezza d’estratti, pastosità: suoi veri punti di forza.
Fruttato di ciliegia, fine, convincente, tipico nell’espressione varietale.
L’impressione di fondo è che proprio la prerogativa morbida e l’intensità fruttata, consentano al vino di essere pronto già da ora, nonostante probabilmente non sia ancora all’apice dell’arco evolutivo, che a mio parere sarà raggiunto nei prossimi anni, allorquando tali caratteri oggi così vividi e oserei dire carnosi, cominceranno almeno in parte, a virare verso toni terziari più maturi.
Abbinato su costine d’agnello

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