martedì 22 giugno 2010

Offida rosso '06, Pasqualino Damiani

La Doc Offida prende il nome dalla città di Offida (AP) nella regione Marche.
Istituita nel 2001, diventa Docg nel 2011.
Comprende tre tipologie: Offida Rosso, Offida Pecorino, Offida Passerina.
Si tratta di una denominazione interprovinciale, poichè per i rossi la zona di produzione comprende 19 comuni della provincia di Ascoli Piceno, mentre per i bianchi si estende a 25 comuni, alcuni dei quali in provincia di Fermo.
Questo dell'Azienda Agricola Damiani Pasqualino è un Offida Rosso Doc annata '06 ottenuto da uva Montepulciano (circa 70%) e Cabernet Sauvignon (circa 30%).
Si tratta di un vino di notevole struttura e ottima fattura, a mio parere confezionato in packaging dal tono dimesso, non all'altezza del contenuto.
Si presenta alla vista di color rosso rubino molto scuro, impenetrabile, con qualche riflesso violaceo.
L'impatto olfattivo presenta subito una nota alcolica rilevante, che tende ad attenuarsi dopo ossigenazione.
Emergono in particolar modo caratteri speziati, liquirizia, frutto.
Palato glicerico, consistente, ricco.
Sviluppa in questa fase tutta la complessità: le note evidenziate all'olfazione virano su sensazioni di frutto nero stramaturo, marasca, lampone, note erbacee e cacao.
L'effetto pseudocalorico prodotto dall'alcool, amplifica le sensazioni morbide.
Tutto pare indirizzato a stemperare l'esuberanza del Montepulciano.
Anche il prolungato affinamento in barrique e la percentuale di Cabernet Sauvignon, non fanno che accentuare caratteri d'avvolgenza e rotondità.
Lunga persistenza.

Offida rosso doc '06 - alcool 14,5% - € 15 in carta ristorante.
Azienda Agricola Damiani Pasqualino
(15 ettari, 40.000 bottiglie)
contrada Pianacciole, frazione San Savino, Ripatransone (AP).
web: www.damianivini.it/en/
abbinato su:
filetto di maiale con spezie e balsamico,
crostini con verdure

lunedì 14 giugno 2010

Due pergole con terrazzo

Roba da guinness! Due piani di vite ultracentenaria alta circa dodici metri.
Si trova a Pedaso (Fm) ed è l'unica rimasta nel paese.
Parecchi anni fa, quando ancora le costruzioni erano di altezza limitata, ogni casa aveva la sua vite; poi le questioni condominiali e urbanistiche prevalsero, determinando la perdita definitiva di un patrimonio naturale assolutamente originale.
Rimane questa memoria storica, legame culturale tra l'attività di pesca prevalente e l'agricoltura delle origini.
Pare che già nel 1903 questa vite avesse un'altezza pari al primo piano della casa.
Nessuno in paese è attualmente in grado di definirne esattamente l'età.
Quello che è certo è che gode di ottima salute e produce uva da tavola tipologia moscato in quantità industriale.
Passando da una pergola all'altra, sempre a Pedaso (Fm), interveniamo all'inaugurazione del ristorante La Pergola Rossa, in vicolo del Muraglione.
Dopo un paio di gestioni precedenti non proprio fortunate, ora l'attività è guidata direttamente dai proprietari dell'adiacente Relais Villa Ricci.
Il gruppo di lavoro è costituito da una decina di giovani, che operano su due piani.
A piano superiore c'è il ristorante, imperniato sulle carni di Cecchini, con punto cottura a vista ed annessa terrazza panoramica sul mare: location di un certo livello per immagine, proposta e servizio.
Al piano inferiore c'è wine bar, con annessa cucina dei primi piatti, per una proposta fast di tipo immediato.
L'impressione ricavata dalla visita, è che si cerchi di tenere provvisoriamente il piede in due staffe (slow e fast), visto l'esito poco felice di precedenti gestioni dimostratesi non in grado di realizzare appieno le aspettative e in considerazione del periodo di crisi economica diffusa che rende difficili le visioni di prospettiva.
In sostanza si aspetta di verificare il tipo di risposta del mercato per poi indirizzarsi con più decisione verso l'una o l'altra opzione.