lunedì 26 ottobre 2009

Grosso Agontano Conero Riserva '04//vs//Marche Rosso igt Mida '05

Due versioni della stessa uva Montepulciano. Spunti varietali comuni ad entrambi: nota marascata, ricchezza di estratti, profondità e persistenza, impenetrabilità di colore. Differenze ascrivibili al marchio di fabbrica, attraverso il quale la singola azienda veicola le sfumature interpretative della sua produzione: da una parte un brand affermato, di grande dimensione e prestigio come Garofoli, dall'altra una piccola realtà emergente di una porzione di territorio particolarmente vocato come l'Az. Maria Letizia Allevi.
Sostanzialmente nel Conero Riserva noto attenzione stilistica, ricerca di equilibri e di coerenza dell'insieme nel tentativo di ottimizzare il frutto che l'annata ha messo a disposizione: la sintesi possibile tra aspettativa dell'utente consumatore e prestigio del brand. Nel Mida praticamente il contrario: puntando su ampiezza espressiva, esuberanza di frutto, di profumi e percezioni gustative variegate, trova nel gioco dei contrasti e delle sensazioni il suo punto di forza; per questa dinamica dell'impianto, maggiore vitalità e in definitiva minor controllo delle esuberanze del vitigno, in progressione gustativa, ad esempio nel corso del pasto, preferirei posporlo rispetto al Conero Riserva.
Elio, Gianluca, Rinaldo e Massimo (enoappassionati e degustatori dilettanti) hanno così votato: Mida 2 voti - Grosso Agontano 1 voto - 1 no contest.
Le schede degustazione di questi due vini nella sezione degustazioni di "MY VINIX".

domenica 18 ottobre 2009

Tsunami

Dov'è il limite? Esplosioni di energia debordante; la furia degli elementi scatenati verso la ricerca di un argine di contenimento: lo tsunami delle emozioni e dei suoi malesseri, ricomposti e modulati dall'appagamnto dei sensi. L'immagine surreale fotografa la forza destabilizzante delle passioni e la carica emotiva che le alimenta; testimoniandone la consapevolezza ne rappresenta essa stessa l'argine: coinvolge e travolge in simbiosi autore ed osservatore. Opera dell'artista Vincenzo Massari.
Accostamento per contrasto col Grosso Agontano Conero Riserva dell'azienda Garofoli nella versione 2004:
tutt'altro che tsunami; qui tutto è sotto controllo, le esuberanze del vitigno, forse anche per le caratteristiche dell'annata, sono ingabbiate; l'apporto del legno non è invasivo, l'ampiezza espressiva del frutto non varca i limiti, già dall'analisi olfattiva si percepisce l'esigenza di contenerne la naturale intensità. Il risultato finale è un vino di spessore, elegante; la ricerca della misura nell'espressività, lo rende in qualche modo austero: non travolge, ma non si lascia travolgere.

L'accostamento vino-arte figurativa è possibile quando entrambi riescano a sollecitare sensibilità profonde, normalmente nascoste, non sempre compatibili con la realtà quotidiana. Fermarsi o rallentare i ritmi, ponderare i passaggi: un percorso fisiologico, che va di pari passo con l'evoluzione della personalità, necessario per avvicinarli in modo consapevole, con il dovuto rispetto, in modo meno superficiale o goliardico.
"Consumandosi il terreno in superficie, si scoprono le radici nascoste tra i cromosomi".

domenica 4 ottobre 2009

Contrada Ciafone località S.Maria in Carro, tra Offida e Ripatransone.

Siamo diretti in Contrada Ciafone, località Santa Maria in Carro, tra i comuni di Offida e di Ripatransone in provincia di Ascoli Piceno nella regione Marche.
Dal casello autostradale A14 di Grottammare dirigersi verso SP 92 della Valtesino e percorrerla direzione entroterra per km 8,2.
All'altezza del bivio per Acquaviva svoltare a sinistra e procedere per circa km 4,6.
Arrivati nella frazione S.Savino, in corrispondenza dell'incrocio di fronte all'omonimo ristorante, svoltare a destra, direzione Offida e procedere per circa km 1,3 fino ad individuare sulla sinistra le prime indicazioni aziendali.
Da qui, poco più di un chilometro di strada di campagna leggermente sconnessa pur essendo asfaltata, per arrivare alle dirimpettaie aziende vinicole Simone Capecci (ex Poderi Capecci S. Savino) e Ciù Ciù.
Proseguendo ancora per circa km 1,4 di strada non asfaltata, troviamo anche l'Azienda Agricola Biologica Aurora.
In alternativa a questo percorso: uscire dal casello autostradale A14 di Pedaso ed imboccare la SS 16 direzione sud per km 13,5.
Arrivati nel comune di Grottammare, all'altezza del semaforo che indica direzione Offida, svoltare a destra e procedere lungo la SP 92 della Valtesino per circa km 9,7 fino al bivio per Acquaviva: da qui procedere come indicato nel 1° percorso.
I tipici calanchi rendono non solo inconfondibile il paesaggio della zona, ma sono parte integrante di un assetto pedoclimatico che poi va ad incidere sulle produzioni vitivinicole.
Le caratteristiche del terreno e la posizione geografica intermedia tra il mare Adriatico e i monti Sibillini, sono stati i fattori decisivi alla base della vocazione vinicola di tutto l'areale, in seguito ulteriormente valorizzata dall'evoluzione tecnologica ed enologica di quest'ultimo ventennio.
Su questa porzione di territorio insistono svariate aziende vinicole.
In questa occasione ne segnalo tre: Simone Capecci (ex Poderi Capecci S. Savino), Aurora, Ciù Ciù, i cui vini vantano riconoscimenti da parte delle principali Guide di settore.
Info:
http://viniaurora.it/
http://www.ciuciuvini.it/
https://www.simonecapecci.it/
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giovedì 1 ottobre 2009

Passione e Business

Il mercato del vino vive un momento di stagnazione, come risulta da recenti ricerche di mercato. Che il settore vitivinicolo potesse rimanere estraneo alla crisi si è rivelata un'illusione; i dati statistici riferiti ai primi mesi dell'anno confermano un calo tra i 16 e i 18 punti percentuali nell'esportazioni oltre all'acquisita stagnazione del mercato interno, a fronte del costante declino dei prezzi all'origine. Per ovviare a una situazione di fatto che rischia ulteriore evoluzione negativa, si approntano iniziative di questo tipo:http://www.teatronaturale.it/articolo/7432.html
Anche nel contesto vitivinicolo marchigiano sono state promosse iniziative in questo senso da parte di gruppi di produttori, indirizzati e sostenuti da enologi e consulenti, per sviluppare sinergie in una logica di squadra; forse la presenza di un soggetto coordinatore terzo, figura rappresentativa di categoria o ente territoriale, sarebbe in grado di dare più efficacia a questo tipo d'iniziative ed indurre benefici indiretti anche al territorio di riferimento. L'orgoglio e la consapevolezza del singolo di mettere in 75cl fatica e passione, non sono sufficienti, vanno integrati ed inseriti in una diversa offerta, dinamicamente in grado di adeguarsi alle esigenze del mercato.